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Viaggi

Viaggio in Australia: avventure nel Northern Territory

By Novembre 17, 2019Novembre 19th, 2019No Comments

Alla scoperta del Northern Territory australiano: 3 giorni nell’outback da Darwin al Kakadu e al Litchfield National Park tra serpenti, coccodrilli e piscine naturali.

Si dice che se non si è visto l’outback non si conosce la vera Australia. Non so se sia vero, perché parliamo di un continente enorme e dai mille aspetti diversi. Per quanto mi riguarda però, è da quando Mr. Crocodile Dundee ipnotizzava il bufalo che sognavo di visitare queste terre remote. E se non ricordi il film del 1986 con Paul Hogan sono invidiosa di te per due motivi. Il primo è che puoi guardarlo per la prima volta ed innamorartene come capitò quel giorno in cui mio padre mi portò al cinema, il secondo è che probabilmente sei molto molto più giovane di me 🙂

Detto questo, ora comincio a raccontarti la mia avventura nel Northern Territory australiano. Il Pignolo ed io siamo partiti da Darwin, cittadina più vicina a Bali che a Sydney, giusto per darti un’idea delle distanze. E’ piccola e si gira a piedi tranquillamente, con un centro ricco di murales colorati, un bel waterfront dove sedersi a mangiare qualcosa di sfizioso e spiagge dai tramonti infuocati sull’oceano. E coccodrilli, neanche a dirlo.

Il waterfront di Darwin, per stare in spiaggia senza preoccuparsi dei coccodrilli [foto di Maschietta.it]

Darwin, aborigeni e coccodrilli

Attenzione a quali spiagge decidi di frequentare perché potresti trovarti di fronte ai poco accoglienti coccodrilli saltwater! Vivono nelle acque salmastre delle foci dei fiumi e delle coste tropicali e sono particolarmente aggressivi. Se hai poco tempo e vuoi fare un tuffo senza rischi, meglio scegliere il waterfront, dove troverai uno specchio d’acqua chiuso artificialmente in cui rinfrescarti, spiaggia attrezzata con campi da beach volley e una piscina con le onde artificiali. Noi siamo stati a Darwin un pomeriggio appena, giusto il tempo per una passeggiata in centro e una cena a piedi nudi nel parco centrale, Civic Square, sede del festival annuale che propone un ricco cartellone di spettacoli, concerti e rappresentazioni. Darwin non è particolarmente affascinante dal punto di vista architettonico ma sicuramente ha tutta la vitalità di una cittadina tropicale. In più, è un perfetto punto di partenza per immergersi nel Northern Territory, quindi sempre abbastanza frequentata da turisti da tutto il mondo. D

Darwin Festival a Civic Square [Foto di Maschiett.it]

Gli aborigeni: stranieri in casa loro

Purtroppo a Darwin (come poi ad Alice Springs) incontrerai moltissimi aborigeni abbandonati ai bordi delle strade, fantasmi a metà tra due culture del tutto incompatibili tra loro. Spesso li vedrai completamente ubriachi o quasi. Ci hanno spiegato che si tratta di persone allontanate dalle proprie comunità d’origine proprio a causa della dipendenza dall’alcool. Una cosa molto molto triste. Da quello che ho visto non credo possa esserci una vera e propria integrazione in breve tempo, e sicuramente non senza che gli aborigeni siano costretti a rinunciare a gran parte della propria cultura millenaria. Destinati ad essere stranieri in casa loro, in sostanza.

Kakadu National Park, ingresso al parco
Ingresso al Kakadu National Park, Northern Territory, Australia [foto di Maschietta.it]

Avventure nel Northern Territory

La nostra avventura nel Northern Territory è partita all’alba di una mattina d’agosto, coperti da pantaloni lunghi e giacche pesanti per far fronte all’escursione termica notturna. Direzione: il Kakadu National Park. Sono tantissime le agenzie che organizzano tour di vario tipo nei parchi della zona: noi ci siamo affidati a Wayoutback Australian Safari e ci siamo trovati davvero bene. Onestamente, è una scelta che rifarei. La prima giornata è trascorsa tra un’interessante crociera per l’osservazione dei coccodrilli e la visita alle “gallerie d’arte” aborigena di Nourlangie Rock e Ubirr, davvero impressionanti, e al museo aborigeno. Siamo arrivati nel nostro campeggio dopo il tramonto, quando era già buio, accolti da un esperto ranger. Appena scesi da nostro 4×4, il ranger ci ha mostrato un serpente appena catturato, il quinto più letale al mondo, raccomandandoci di indossare sempre gli scarponcini, di fare attenzione a dove avremmo camminato e di controllare bene che nelle nostre tende non ci fossero altri rettili.

Ubirr, galleria d'arte aborigena nel Kakadu National Park, Northern Territory, Australia
Arte aborigena nel Kakadu National Park, Northern Territory, Australia [foto di Maschieta.it]
Coccodrillo nel Kakadu National Park, Northern Territory [foto di Maschietta.it]
Coccodrillo nel Kakadu National Park, Northern Territory [foto di Maschietta.it]
Coccodrillo nel Kakadu National Park, Northern Territory [foto di Maschietta.it]
Coccodrillo nel Kakadu National Park, Northern Territory [foto di Maschietta.it]
Ubirr, galleria d'arte aborigena . Kakadu National Park, Northern Territory [foto di Maschietta.it]
Ubirr, galleria d’arte aborigena . Kakadu National Park, Northern Territory [foto di Maschietta.it]

E se ti trovi un serpente davanti?

Questa storia dei serpenti mi ha messo un po’ di ansia addosso, soprattutto perché il ranger ci ha detto che un suo morso ci avrebbe ucciso in 30 minuti, mentre il centro di soccorso più vicino si trovava a due ore di auto. Lui però, dopo essersi allontanato e aver portato il serpente chissà dove, è tornato a piedi nudi. Ecco, non so se il suo fosse stato solo uno show per i turisti o un modo per farci comunque capire di dover stare attenti, ad ogni modo quella notte mi sono tolta gli scarponcini solo una volta in branda. Chiaramente i ranger hanno una scorta di sieri antiveleno, utile per ogni situazione.

Jim Jim Falls Kakadu National Park
Un tuffo nella piscina naturale delle Jim Jim Falls, Kakadu National Park [foto di Maschietta.it]

Kakadu e Litchfield National Park

Dormendo dentro il parco abbiamo avuto la possibilità di raggiungere per primi le Jim Jim Fall, dove, in assenza di coccodrilli e dopo un’oretta di camminata, abbiamo fatto una bella nuotata nelle piscine naturali, mentre il sole diventava sempre più caldo. Tornati al campeggio per il pranzo, nel pomeriggio abbiamo percorso molti km all’interno del parco, tra piste di terra rossa, temporali improvvisi e un tramonto infuocato nel bush. A farci compagnia bellissimi pappagalli colorati e un paesaggio sorprendente.

Pappagalli australiani nel Northern Territory
Pappagalli Australiani nel Northern Territory [foto di Maschietta.it]

In campeggio con serpenti, ragni e wallabies

La seconda notte in campeggio è stata abbastanza movimentata. Mentre andavamo in bagno, Il Pignolo ha schivato un serpente in fuga dalla zona dove avevamo cenato poco prima. Sul wc era affisso un cartello che invitava a chiudere il coperchio per evitare di trovarsi ospiti indesiderati spuntare dalla tazza, come ragni, serpenti e altri animali. Una delle ragazze in viaggio con noi ha visto un altro serpente strisciare sotto la tenda e si è fatta prendere dal panico. Devo dire a me invece veniva da ridere, convinta che alla fine i poveri serpenti fossero molto più spaventati di noi e che tutto sommato avrebbero evitato volentieri di incontrarci. Così, mentre Il Pignolo chiudeva con i fazzoletti i buchi del telone della tenda, io sono andata a dormire tranquilla. Nella notte abbiamo ricevuto la visita di tanti wallaby in cerca di cibo, piccoli marsupiali molto simili ai canguri. In lontananza l’ululato di qualche dingo.

Sul mio canale Youtube trovi i video del viaggio in Australia. In questo ad esempio le nostre avventure nel Northern Territory (nei parchi Kakadu, Litchfield e Uluru-Kata Tjuta)

L’incontro con Charlie il bufalo

La mattina seguente siamo partiti di buon’ora, diretti al Litchfield National Park. Prima però, una sosta non prevista all’Adelaide River Inn, dove è stato girato proprio Mr. Crocodile Dundee! Ovviamente, non poteva mancare la star del film, il buon Charlie. Potete trovarlo ancora lì, a far bella mostra di sé (impagliato) all’interno del pub della fattoria dove era nato nel 1970. Passato a miglior vita nel 2000, Charlie aveva recitato in entrambi i film con Paul Hogan. A proposito, il suo vero nome era Nick, pesava 1000 kg e le sue corna misuravano 2,25 mt.

Le piscine del Litchfield National Park

La visita del Litchfield National Park è cominciata con la scoperta delle cattedrali delle termiti, imponenti costruzioni che spuntano dalla terra rossa della regione, per poi continuare con i tuffi nelle Florence Fall, le Buley Rockhole e le Wangi Fall. Si tratta di piscine naturali molto frequentate dai turisti e dagli abitanti di Darwin e dintorni. Quella delle Wangi Fall è l’area più attrezzata, con un’ampia zona dove poter fare un barbecue con i propri compagni di viaggio. Se la cascata è molto alta e potente, la piscina è anche quella che mi è piaciuta meno perché fin troppo frequentata, con decine di persone attaccate a galleggianti di gomma di ogni forma. Le Buley Rockhole invece sono delle piccole vasche nella roccia dove ognuno può trovare la propria intimità.

Florence Falls, Litchfield National Park, Northern Territory
Florence Falls, Litchfield National Park, Northern Territory [foto di Maschietta.it]

La mia preferita però è la piscina naturale formata dalle Florence Fall, circondata dalla foresta fluviale, più piccola e misteriosa. Sulla strada del rientro c’è stato tempo per una sosta in una fattoria dove si coltiva il mango. Abbiamo assaggiato gelati e frullati freschi appena fatti e davvero gustosi. Impolverati, sporchi, leggermente puzzolenti ma più che soddisfatti siamo tornati a Darwin all’ora di cena, giusto in tempo di fare la lavatrice e preparare la valigia per la partenza del giorno dopo. Direzione Alice Springs, per altri tre giorni nel Northern Territory alla scoperta delle montagne sacre di Uluru e Kata Tjuta.

Se vuoi approfondire o programmare anche un viaggio in Australia qui trovi il nostro itinerario di 28 giorni nella terra di canguri e koalas con consigli per risparmiare e per organizzare al meglio anche il tuo.

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