Sognavo un viaggio invernale in Lapponia da tanto tempo. È arrivato dopo due anni durissimi e in un momento in cui il mondo sembra precipitare sempre più verso il baratro; in radio poi le cose non fanno che peggiorare con un clima che si è fatto tossico ogni oltre immaginazione e insomma, non sono partita con la solita leggerezza. Fino alla mattina stessa del volo poi siamo stati indecisi se annullare tutto o meno, Il Pignolo non ne voleva più sapere di partire mentre io non volevo rinunciare. Alla fine, complice un problema tecnico del sito di Finnair che non ci ha permesso di cambiare la prenotazione, per non perdere i soldi siamo partiti. E per fortuna! La natura artica con i suoi colori, la neve, il ghiaccio e i dolcissimi cani da slitta sono riusciti a restituirmi il sorriso e tutta la meraviglia di cui sentivo di aver bisogno di circondarmi.

Viaggio nella Lapponia finlandese, l’arrivo a Kuusamo
Tra le varie destinazioni possibili per un viaggio in Lapponia abbiamo scelto la Finlandia e in particolare il piccolo villaggio di Posio, lontano da località turistiche più famose e celebrate. Una volta lì poi abbiamo scoperto di essere capitati in un centro particolarmente importante per la storia dell’acclamato design finlandese ma di questo vi parlerò in un altro post. Qui mi concentrerò nel darvi le informazioni più utili ad organizzare il vostro viaggio in Lapponia senza spendere un capitale.
I nostri cinque giorni sono cominciati con un volo da Helsinki all’aeroporto di Kuusamo, circa 200 km ad Est di Rovaniemi verso il confine con la Russia. Si tratta di un piccolo centro dotato di un minuscolo aeroporto, café, supermercati, parrucchieri (che in Finlandia, e in generale nei paesi scandinavi, sono davvero tanti e ovunque), qualche hotel e agenzie turistiche.
Abbiamo noleggiato un’auto con Booking e con quella ci siamo mossi in direzione di Posio, la nostra base di partenza, a circa 60 km da Kuusamo. Nonostante la neve e il ghiaccio le strade sono tutte facilmente percorribili grazie alle gomme chiodate e comunque in condizioni decisamente migliori di quelle di Roma. Avevamo valutato l’opzione di muoverci con gli autobus locali ma nonostante abbia visto tantissime fermate lungo la strada, non ne ho mai visti circolare.

Posio, il posto giusto da cui scoprire la Lapponia finlandese
Posio è un villaggio fuori dalle classiche rotte turistiche ma al centro di tutto quello che a noi interessava scoprire. Circondato da laghi – ghiacciati ovviamente – e foreste, ci ha regalato la pace di cui avevamo bisogno. Abbiamo dormito al Lapin Satu, una struttura a gestione familiare dove abbiamo affittato una camera con cucina che si è rivelata un bell’appartamento per 4 persone, più grande di quanto pensassimo. Nulla di lussuoso ma un posto semplice, pulito e accogliente. Da lì siamo partiti per le nostre esplorazioni dei parchi Riisitunturi, quello degli alberi che la neve trasforma in pop corn giganti, dell’Oulanka NP e del Korouoma Canyon.
Riisitunturi National Park: dalla mattina al tramonto per i giganti di neve
Il Riisitunturi National Park è stato il motivo principale per cui abbiamo scelto Posio e intorno al quale abbiamo disegnato il nostro viaggio in Lapponia. Ha qualcosa di particolarmente suggestivo e di magico tanto che dopo una prima visita ci siamo voluti tornare. Inizialmente abbiamo scelto di scoprirlo in bicicletta affittando una fat bike al Tykky Cafè. Si trova proprio all’ingresso del parco ed è l’unico suo punto di ristoro. Per risparmiare (e perché pensavamo che il percorso fosse in piano) non abbiamo preso l’e-bike, errore clamoroso! Ci sono molte salite e percorrere i 20 km dell’intero percorso senza l’assistenza elettrica è davvero moooolto dura. Aggiungeteci l’abbigliamento pesante (quel giorno faceva -12°), gli zaini con macchina fotografica, action cam e drone e provate a immaginare la fatica .







Non siamo riusciti a fare tutto il giro nelle 4 ore del noleggio e così, restituite le bici, abbiamo scoperto altri angoli del parco attraverso il sentiero dedicato agli escursionisti a piedi, incrociando le casette di legno dove è possibile ripararsi in caso di brutto tempo, cucinare e consumare i pasti facendosi un barbecue. A disposizione c’è tutto quello di cui si può avere bisogno, compresa la legna per il fuoco. Consiglio di portarsi dietro un accendino. L’ingresso al parco e l’utilizzo di questi rifugi è completamente gratuito, così come il parcheggio.
Il tramonto al Riisitunturi National Park, il momento più bello
In rete avevamo visto delle foto strepitose scattate all’ora del tramonto al Riisitunturi e così abbiamo colto anche noi l’occasione di ammirare il cielo che si tinge di rosa e di rosso mentre gli alberi, trasformati dalla neve in enormi statue bianche, proiettano le loro ombre morbide sulla neve candida. Per farlo abbiamo dovuto usare le ciaspole, noleggiate nel nostro residence, che ci hanno permesso di allontanarci dal sentiero tracciato (indicato perfettamente) e camminare liberi sulla neve fresca. Vi consiglio con tutto il cuore di fare altrettanto, è stato un pomeriggio semplicemente incantato!




Tips & Tricks per il Riisitunturi NP
Affittate una bicicletta elettrica (va prenotata in anticipo) attraverso il sito del Tykky Cafè per scoprire il parco al mattino e portatevi qualcosa da mangiare sul posto in una delle casette di legno, ammirando tra un boccone e l’altro uno scenario meraviglioso. All’ora del tramonto usate le ciaspole per inoltravi oltre il sentiero battuto prendendo il percorso panoramico da sinistra (quindi in senso orario) in modo da trovarvi dal lato giusto nell’ora più bella.
Una passeggiata al Korouoma Canyon
Qui forse le nostre aspettative sono state leggermente deluse. Non fraintendetemi, il Korouoma Canyon è interessante e la passeggiata molto piacevole ma secondo me non all’altezza del Riisitunturi. Si tratta di una meta, non so perché, molto più frequentata e turistica rispetto all’altro parco con arrivi continui di macchine e autobus da Rovaniemi.

Anche qui naturalmente ci sono le piccole baite di legno dove ripararsi e mangiare al caldo. Durante il percorso si osservano tre grandi cascate ghiacciate dai colori differenti che rappresentano l’attrazione principale del canyon.

Il tracciato è un anello e conviene percorrerlo in senso antiorario per evitare di affrontare i punti più ripidi e scivolosi in discesa. Nei tratti più complicati ci sono comunque delle funi con cui aiutarsi. Ad ogni modo non sto parlando di un percorso estremo, lo fanno quotidianamente sia anziani che bambini, ma è necessario avere scarpe adeguate con una buona suola antiscivolo. Per capirci, non vanno bene i doposci con la suola piatta tipo Moon Boot. I nordici dicono sempre che non esiste il cattivo tempo, esiste solo il cattivo equipaggiamento.

Se vi doveste sentire in difficoltà potete scendere usando le corde dando le spalle alla discesa, come fanno gli scalatori. Oppure scendete di sedere! Semplice e divertente, basta un pizzico di nonchalance e il gioco è fatto.
L’Oulanka National Park e il Percorso dell’Orso
Niente avvistamento di orsi, che ovviamente in inverno sono in letargo. Il Percorso dell’Orso (o Anello dell’Orso o Karhunkierros Trail) è il tracciato più famoso della Finlandia ed è lungo 82 km.
Il nome di questo percorso deriva dal fatto che in passato si diceva che quando i postini compivano i loro giri in queste zone per le consegne, visto il grande numero di orsi presenti, ce ne sarebbe stato certamente uno all’interno dell’anello.
Noi abbiamo camminato per circa 5 km dall’ingresso dell’Oulanka National Park. Sul sito del parco avevamo letto che servissero le ciaspole ma in realtà non abbiamo avuto bisogno di indossarle. Forse in pieno inverno sarebbe stato diverso. Ci sono comunque diversi punti scivolosi ma anche qui ci si può aiutare con le corde.

Come per il Korouoma Canyon vi consiglio di effettuare il giro in sento antiorario in modo da risalire il fiume Oulanka, da cui il parco prende il nome e che alla fine sfocia in Russia, per averne una vista migliore. Nel corso degli anni si sono combattute diverse battaglie ambientaliste per salvare il fiume dagli appetiti umani. Anni fa erano state progettate delle centrali idroelettriche che avrebbero dovuto sfruttarne la forza. In alcuni punti infatti il flusso dell’Oulanka è talmente potente da non farlo gelare mai completamente neanche in pieno inverno. Per fortuna gli attivisti hanno avuto la meglio e il fiume scorre ancora oggi libero e incontaminato.
Il vecchio mulino e le rapide di Myllykosky
Dopo la prima passeggiata mattutina all’Oulanka NP ci siamo spostati in auto verso il vecchio mulino e le rapide di Myllykosky, sempre all’interno dello stesso parco, arrivando a destinazione verso l’ora di pranzo. Dal primo parcheggio che si incontra lungo la strada servono pochi minuti di cammino per raggiungere il suggestivo vecchio mulino.

Proprio di fianco alla costruzione c’è una postazione per il barbecue dove rifocillarsi con qualcosa di caldo da bere o da mangiare. Le rapide si attraversano superando un ponte sospeso di legno. Lo si può percorrere una persona alla volta facendo attenzione al ghiaccio e alla neve di cui è ricoperto. Poco oltre vi scoprirete ad invidiare il fortunato proprietario dell’altra costruzione in legno che si affaccia sulla piccola baia. Qui si crea un vortice dove, in pieno inverno, il ghiaccio e la neve che danzano in cerchio nell’acqua gelida regalano dei disegni davvero spettacolari. I finlandesi chiamano questo fenomeno Akanvirta.
Il momento più desiderato del nostro viaggio in Lapponia: la giornata con i cani da slitta
Che io ami gli animali più di tante persone è ormai cosa nota. Questa giornata con i cani da slitta l’avevo sognata e attesa per anni ed è stata ancor più emozionante di quanto potessi sperare. Persino Il Pignolo, solitamente schizzinoso come pochi, era entusiasta.

Abbiamo trascorso circa 6 ore con i cani e percorso 30 km con le slitte di Kota Husky, guidando noi per tutto il tempo e alternandoci al comando. Il tour a cui abbiamo partecipato si chiama Wanderer in the wilderness e si snoda all’interno del Riisitunturi NP.
Come si guida una slitta trainata da 8 cani?
La slitta in realtà è abbastanza semplice da usare: si sposta il peso dal lato in cui si desidera girare e per fermare i cani si poggia un piede, o entrambi per inchiodare, sul freno. Bisogna fare attenzione in discesa a regolare bene la velocità per evitare che la slitta corra più dei cani e quindi li travolga.
Prima di salire ad ogni modo viene spiegata ogni cosa, mentre gli 8 cani della muta scalpitano e abbaiano felici perché, davvero, non vedono l’ora di scatenarsi. Appena si accorgono che i passeggeri si stanno preparando cominciano a tirare come pazzi tanto che la nostra guida, Jarkko, si è raccomandata più volte affinché all’inizio premessimo sul freno per tenere a bada tutta la loro energia.
Quello che invece nessuno dice mai è che durante la corsa i cani fanno le puzzette e anche la cacca, per cui ogni tanto l’aria dietro di loro si fa un po’ pesante 🙂
Quando ci si ferma i cani si lanciano letteralmente nella neve come se fossero dei delfini che giocano con le onde del mare. Scavano, infilano la testa e il muso completamente sotto la coltre bianca e restano a riposare così.

Non appena però si accorgono che qualcuno si avvicina alla slitta si rimettono in piedi e cominciano a tirarla. Se non sei pronto a salire rischi di rimanere come uno stoccafisso mentre la tua slitta si allontana: per questo è importante non togliere mai le mani dalla barra se la slitta non è ancorata ad un albero! Quando si affrontano le salite, mentre il passeggero se la gode, chi guida aiuta i cani spingendo con un piede (tipo monopattino) o correndo e spingendo. Dopo una qualsiasi fermata in piano basta spingere appena la slitta per farli ripartire. Questo in teoria, perché in realtà bastava che sollevassi appena il piede dal freno perché ricominciassero a correre.
è davvero incredibile quanto siano sensibili al minimo movimento del pilota. A metà del percorso, sempre tutto all’interno del Riisitunturi NP, ci siamo fermati per il pranzo in una postazione all’aperto come le tante incontrate in questi giorni nei parchi lapponi. Jarkoo ha preparato sul momento una zuppa al salmone, una vegetariana, tè e caffè caldi, pane e formaggio. Abbiamo mangiato davanti al fuoco mentre i cani riposavano vicino a noi prima di partire per la seconda parte del tour.

Perché abbiamo scelto Kota Husky
Kota Husky, la casa dei husky felici, è un allevamento a conduzione familiare nato nel 2007 e fa parte del circuito delle attività sostenibili (ha il marchio Sustainable Travel Finland). Il fondatore Lauri Sassali ed il suo staff oggi si prendono cura di 80 cani da slitta che nascono e crescono lì.
Quando vanno in pensione i cani continuano a vivere con gli altri godendosi la compagnia del branco e le coccole degli umani. Nessuno di loro viene mai venduto o comprato perché sono parte della famiglia e Lauri vuole essere certo che vivano sempre amati e rispettati.
I suoi cani sono tutti docili, affettuosi e giocherelloni. Amano il contatto umano, le coccole, le carezze e non risparmiano i baci. Sono convinta di aver vissuto con loro uno dei giorni più belli ed emozionanti della mia vita.
Quanto costa un viaggio nella Lapponia finlandese?
Parliamoci chiaro: i Paesi nordici non sono mete economiche, questa è cosa nota. Tuttavia risparmiare non è impossibile a patto di sapersi organizzare e accontentare. La voce che ha inciso di più sulle spese è stato ovviamente il biglietto aereo. Per una serie di problemi legati al mio lavoro abbiamo prenotato solo un paio di settimane prima della partenza, se avessimo potuto farlo con maggiore anticipo avremmo risparmiato almeno 150€ a testa.

Affittando una camera con cucina e facendo la spesa noi abbiamo speso per nutrirci quanto avremmo fatto a Roma, da cui siamo partiti con una scorta di zuppe in busta e parmigiano grattugiato nelle borse. Birra e alcolici sono proprio da evitare. Panini a pranzo e zuppe a cena; mi rendo conto che gli amanti del buon cibo avranno da ridire ma i ristoranti cozzano con le esigenze di risparmio. Un’altra voce che solitamente incide molto sul prezzo di un viaggio in Lapponia sono i tour. A parte l’escursione con i cani da slitta noi abbiamo visitato tutti i parchi in autonomia, cosa assolutamente fattibile dal momento che i percorsi sono segnalati chiaramente e ben indicati.
Il dettaglio delle spese (a persona) del nostro viaggio nella Lapponia finlandese
- Volo Finnair a/r Roma – Kuusamo con stop over di 4 giorni a Helsinki: 500€ con bagaglio imbarcato
- Appartamento a Posio per 5 notti: 250€
- Noleggio auto classe economica per 5 giorni con assicurazione completa: 160€ + 40€ di benzina;(nota dolente, anche in Finlandia i carburanti hanno ampiamente superato i 2€ al litro)
- Affitto ciaspole per una giornata intera: 10€
- Noleggio fat bike per 4 ore: 45€
- Escursione con i cani da slitta di 6 ore: 250€
Spese totali per un viaggio in Lapponia: 1.255€
Per ammortizzare il costo del biglietto aereo abbiamo fatto uno scalo ad Helsinki, dove non eravamo ancora mai stati. Per dormire in centro città quattro notti abbiamo speso in totale 125€ a testa.

Anche in questo caso abbiamo affittato una camera con cucina e fatto la spesa. Abbiamo pranzato fuori solo in due occasioni, consumando una zuppa nei mercati cittadini e spendendo in totale 25€ a testa. Alla somma delle spese vanno aggiunti i biglietti a/r per il treno per l’aeroporto (4,10€ a tratta). Il totale a persona per un viaggio di 9 notti e 10 giorni è stato di 1.413€. Credete che sia troppo o pensavate che un viaggio in Lapponia fosse più dispendioso?