Come risparmiare alle Maldive? Dimentica l’inutile lusso di un qualunque resort per immergerti nella vera anima delle isole dell’Oceano Indiano. Vieni con noi a Mathiveri, nell’atollo di Ari Nord, per una vacanza da sogno e low cost.
Non avevamo mai sognato le Maldive, pensavamo che fosse una destinazione bella ma noiosa dove andare a svernare dedicandosi solo all’abbronzatura. Quanto ci sbagliavamo! Non perchè non ci si abbronzi anche con la protezione 50, ma perchè di cose da fare ne abbiamo scoperte molte e i giorni sono passati fin troppo velocemente.
Maldive low cost: le Residential Island
Abbiamo deciso di vivere un’esperienza di viaggio autentica e di conoscere la vita delle persone del posto dormendo a Mathiveri, a circa due ore di barca da Malè, la capitale. I maldiviani chiamano quelle come Mathiveri Residential Island, distinguendole in questo modo dalle isole date in concessione per oltre 90 anni dal governo alle imprese straniere per la costruzione dei vari resort. Perché ci siano persone che scelgono consapevolmente di rinchiudersi dentro una gabbia dorata mi è francamente incomprensibile. Ad ogni modo, questo non è stato il nostro caso, e non ce ne siamo mai pentiti.






Maldive low cost: Mathiveri, atollo di Ari Nord
Una volta acquistati i biglietti aerei, abbiamo cominciato a studiare dove andare esattamente per questa nostra vacanza low cost alle Maldive. Diversi i fattori da considerare nella scelta dell’atollo e dell’isola: la distanza da Malè, costi e tempi di trasporto, la fauna marina della zona. Non tutti gli atolli infatti vantano la presenza degli animali che avremmo voluto osservare. Alla fine abbiamo scelto Mathiveri, un rigoglioso piccolo paradiso abitato da poche centinaia di persone, impreziosito dalla presenza di un secondo isolotto disabitato, vicinissimo e raggiungibile a piedi, a nuoto o in kayak. In questi ultimi anni, da quando il governo ha dato la possibilità ai maldiviani di ospitare turisti nelle Residential Island, a Mathiveri sono nate ben 13 guesthouse, due negozi di souvenir, due piccoli supermercati e 5 ristoranti.








Paura della folla? A Natale, in altissima stagione, eravamo 6 turisti su tutta l’isola. Noi abbiamo dormito per 9 notti al Riveli Retreat spendendo meno di 400 euro a testa con colazione compresa, talmente abbondante da usarla anche per il pranzo. Nonostante gli anni di chiusura per la pandemia abbiano messo a dura prova la fragile economia dell’isola, causando ad esempio la chiusura dell’unico diving centre presente, oggi si comincia a vedere un rinnovato fermento, con tanti progetti in cantiere. Tra questi, anche la costruzione di un ospedale, mentre sono già attive una farmacia e un punto di primo soccorso con tanto di ambulanza. Considerando però che per girare l’intera isola, camminando piano, ci vogliono 10 minuti al massimo, forse ci vuole più tempo a farla uscire dal parcheggio che per raggiungere i pazienti a piedi.
Attenzione ai politici!
A Mathiveri c’è un villaggio turistico in costruzione da diversi anni, Casa Mia, di proprietà di MP Abdulla Jabir, leader del partito di opposizione. Ogni tanto si presenta sull’isola per chiudersi in una delle sue ville a bere per giorni, nonostante i divieti. Per questo, è stato anche arrestato in diverse occasioni. Noi però lo abbiamo scoperto dopo averlo conosciuto e aver vissuto un’avventura poco piacevole con lui. Chi ha seguito il nostro viaggio su Instagram sa già tutto, ma prometto di scrivere i dettagli in un altro post. Intanto, se ti dovesse capitare di incontrarlo (parla un italiano molto buono), non dargli spago e non perdere tempo dietro le sue minchiate!
Cosa fare alle Maldive
Da Mathiveri partono diverse escursioni, organizzate dai gestori delle guesthouse o da Alì, che potrete incontrare nel negozio SHE QUEEN, con la sua Let’s Go Excursion. Nei dintorni dell’isola si può nuotare con le mante, esplorare la barriera corallina per osservare pesci e tartarughe, immergersi con gli squali nutrice (sì, l’ho fatto sul serio e mi è anche piaciuto!), osservare i delfini giocare con le onde o perfino nuotare con gli squali balena, pacifici e affascinanti giganti del mare. Si può decidere di andare a pescare o farsi preparare una cena romatica su un banco di sabbia deserto in mezzo al mare, o passarvi un’intera giornata. Oltre a questo, anche trascorrendo l’intera giornata a Mathiveri, tra un tuffo, lo snorkeling a pochi passi dalla riva, una partita a pallavolo o a calcio con gli abitanti, non abbiamo mai sofferto per la noia.





Curiosità sulle Residential Island delle Maldive
La passione per i motorini
I maldiviani hanno un’inspiegabile passione per i motorini. Li vedi girare tutto il giorno su mezzi a due ruote colorati e lucidissimi. Ho chiesto loro perchè non usassero le biciclette, date le ridotte dimensioni di Mathiveri e delle altre isole, e mi hanno risposto che si tratta di uno status symbol.
Niente Spritz!
Mentre le isole dei resort sono una sorta di zona franca, sulle Residential Island bisogna tenere a mente di essere in un paese islamico: niente alcolici (no, non puoi portarli in valigia) ma tanti succhi di frutta fresca o latte di cocco. E se ti sembra inaccettabile stare qualche giorno senza Spritz, forse hai un problema!

Public e Bikini Beach
Sulle Residential Island come Mathiveri stare in costume è permesso solo sulle spiagge riservate ai turisti, le Bikini Beach. Nelle altre, chiamate Public Beach, donne e uomini devono coprirsi indossando maglietta e pantaloncini. Entrambe sono indicate da diversi cartelli. Tieni presente che nelle ore centrali della giornata il sole è così forte che anche dove avremmo potuto scoprirci spesso facevamo il bagno vestiti.




Cosa si mangia alle Maldive?
Il cibo sulle isole arriva con le navi cargo da Malè, e c’è più o meno tutto. Ovviamente, la cucina è il frutto di un mix di culture e tradizioni asiatiche e africane così come lo è la popolazione maldiviana. Non mancano mai riso, pesce e verdure deliziosamente speziati. A noi è piaciuto tutto, anche la tipica colazione maldiviana di tonno e cocco.
Come vivono i maldiviani?
La popolazione locale ci è sembrata davvero gentile e disponibile. Si incontra spesso anche qualcuno che parli un po’ la nostra lingua perchè in tanti hanno lavorato nei villaggi e nei resort, dove gli italiani sono sempre stati molto presenti. Non sembrano preoccupati dall’assenza di lavoro e vivono con quello che hanno: ci hanno spiegato che il governo fornisce loro ciò di cui hanno bisogno grazie ai milioni di dollari incassati ogni anno dalle concessioni date ai resort. Servizi come sanità e istruzione, università compresa, sono gratuiti. Certo, da quando hanno avuto la possibilità anche loro di guadagnare con il turismo stanno aprendo piccole attività ma continuano a vivere e lavorare ad un ritmo molto lento, trascorrendo la giornata girando in motorino, pregando, chiacchierando tra loro, facendo sport o facendo pulizia.


Questo in realtà è un compito affidato esclusivamente alle donne del villaggio, che due volte a settimana si occupano di tenere pulite le zone verdi. Purtroppo, non c’è un sistema di gestione dei rifiuti degno del nome (ma d’altronde, neanche in tante zone d’Italia) né una particolare attenzione per l’inquinamento da plastica, che tra due anni comunque non potrà più essere usata alle Maldive. Nelle Residential Island i rifiuti vengono ammassati in discarica, su un lato dell’isola, dove vengono portati anche quelli dei lussuosi resort nelle vicinanze. Ci hanno spiegato che per contratto questi dovrebbero inviarli a Malè ma per risparmiare sui costi di trasporto preferiscono inviarli sulle isole più vicine, da cui poi partono le navi cargo per la capitale. Abbiamo visto noi stessi le barche dei resort arrivare cariche di rifiuti di ogni genere. Gli abitanti bruciano diversi di questi: ci hanno detto che si tratta di sterpaglie ma onestamente, a giudicare dal colore del fumo e dall’odore nei pressi, non ne sono affatto sicura.
Come muoversi alle Maldive?
Per spostarsi da un’isola all’altra ci sono diversi sistemi. Il più veloce e bello è sicuramente l’idrovolante, che però ha costi estremamente alti. Normalmente ci si può spostare con le barche veloci che collegano le isole tra loro e con Malè, o con le barche tradizionali, mettendo in conto però viaggi molto più lenti. Il costo di trasporto varia in base alla distanza dalla capitale: per Mathiveri 50$ a persona a tratta. La puntualità di queste barche non è esattamente svizzera quindi considera almeno un’ora di ritardo per ogni spostamento.

Quanto si spende per una vacanza alle Maldive?
Maldive low cost, per davvero. Evitando i resort e i villaggi all inclusive, noi abbiamo speso a testa per 10 notti, in alta stagione:
- 393€ per l’alloggio a Mathiveri
- 150€ per le cene
- 100€ biglietto barca veloce a/r Malè/Mathiveri
- 95€ escursione per lo squalo balena
- 60€ escursione per mante e squali nutrice
- 50€ escursione per mante e delfini
- 45€ per una notte a Malè
In totale dunque neanche 900 euro per 10 giorni, senza rinunciare a nulla. In attesa di partire, puoi cominciare a sognare il tuo viaggio attraverso il video racconto della nostra vacanza low cost alle Maldive. E ora che sai tutto, non ti resta che prenotare il prossimo volo!